Alpinista inglese. Dal 1879 al 1881 compì le più straordinarie
imprese alpinistiche della sua epoca: per la prima volta nella storia
dell'alpinismo, infatti, veniva concepita la salita di una vetta lungo itinerari
di elevata difficoltà ed eleganza, privilegiando il gusto
dell'arrampicata al prestigio della conquista di una cima importante. Nel 1879
M. salì il Cervino per la difficile cresta di Zmutt. A partire
dall'anno successivo arrampicò sul Monte Bianco: nel 1880 compì la
traversata dell'Aiguille des Grands Charmoz, portando a termine la prima scalata
di roccia vera e propria nelle Alpi Occidentali. Nello stesso anno tentò
la salita del Dente del Gigante. Giunto alla base di placche lisce
particolarmente difficili, escludendo a priori l'utilizzo di mezzi artificiali
di progressione, rinunciò a forzare la salita. In quell'occasione
M. lasciò sul posto un biglietto con una frase divenuta simbolo
dei valori dell'arrampicata libera: "Impossibile con mezzi leali". Nel 1881
conquistò l'Aiguille de Grépon. Nel 1888 e nel 1890
M.
organizzò due campagne esplorative nel Caucaso. Nel 1895, ancora una
volta in anticipo di molti anni sui tempi, concepì la salita di un
Ottomila: il Nanga Parbat, cima sulla quale morì.
M. fu
l'iniziatore dell'alpinismo moderno, basato sulla ricerca delle
difficoltà e il piacere dell'arrampicata libera (Dover, Inghilterra 1856
- sul Nanga Parbat 1895).